Ieri mattina ho partecipato all'incontro pubblico con l'onorevole Maderloni e ne ho tratto un'impressione molto positiva. Un "positivo" che, purtroppo ovviamente, non riguarda ne` la situazione del paese ne` quella della sinistra, entrambe molto critiche; riguarda specificamente la sua visione delle esigenze future, con la quale mi trovo fondamentalmente d'accordo (i "dettagli" saranno tutti da verificare).

Chi mi conosce puo` immaginare come io scriva queste benevole righe non senza imbarazzo, avvezzo come sono ad un'integrale autonomia di giudizio su qualunque argomento reputi importante, a cui dedico riflessioni che tipicamente mi collocano lontano sia dalle posizioni di personaggi con rilevanti responsabilita` (e poteri) sia da quelle largamente diffuse fra la popolazione.
Ma tant'e`, la confusione che ha pervaso la sinistra partitica favorisce evidentemente qualche incursione di comuni cittadini che, come nel mio caso, pur considerandosi di sinistra si sono ben guardati, in passato, dall'avvicinarsi troppo a quelle "macchine della politica" di cui non apprezzano affatto i meccanismi, inadeguati alle loro funzioni istituzionali. Certo, prima o poi, le porte si richiuderanno... speriamo almeno che rimanga aperta qualche finestra perche` un buon ricambio d'aria e` sempre salutare!

In ogni caso, essendo come sempre il tempo prezioso, piuttosto che propagandare qui gli aspetti dell'intervento ampiamente condivisi (compito che eventualmente spetta ad altri) trovo piu` produttivo approfittare di questo spazio per esprimere la mia opinione su due questioni, fra le tante che Maderloni ha trattato, che non mi trovano del tutto d'accordo con lui.

La prima riguarda la valutazione del lavoro svolto dai partiti della maggioranza per una nuova legge elettorale.
Certo puo` scocciare che l'apertura del PD, su questo tema, al centrodestra, ed in particolare a Berlusconi, abbia condotto, piu` o meno direttamente, allo sgretolamento della maggioranza di centrosinistra (e meglio sarebbe stato che il coinvolgimento si svolgesse in Parlamento anziche` nei media). Ma chi ha gridato allo scandalo quando nella precedente legislatura il centrodestra ha approvato la legge elettorale attualmente in vigore ignorando di fatto le istanze degli altri partiti non poteva sfacciatamente comportarsi allo stesso modo nella legislatura attuale.
L'unica cosa che il centrosinistra poteva fare "da solo" rimanendo coerente con le precedenti dichiarazioni sarebbe stato abrogare in toto quanto legiferato in materia dalla precedente maggioranza. Ma possiamo bene immaginare perche` si sia scelta una diversa strada; uno dei motivi e` che tutto sommato, nonostante le dichiarazioni di disgusto, anche ai vertici dei partiti di centrosinistra non dispiace affatto esercitare quell'enorme potere di "nomina degli eletti" che l'eliminazione del voto di preferenza gli ha concesso (che poi e` uno degli aspetti antidemocratici del Porcellum).
E poi Mastella lo aveva detto all'annuncio del referendum che se non si fosse fatto abbastanza per evitarlo avrebbe messo in crisi il Governo...

La seconda questione riguarda la critica all'atteggiamento del PD sul "caso Binetti". Nel concreto sono anch'io d'accordo nel biasimare il comportamento del PD, sleale con Prodi, ma essendomi venuto in mente il "caso Turigliatto", che mi risulta essere stato espulso dal partito con cui e` stato eletto, ho ritenuto necessario fare un ragionamento un po' piu` approfondito su come "funzionano" i partiti e sono giunto alla conclusione che la pretesa di ridurne il numero non si concilia per niente con la pratica delle espulsioni.
Per le argomentazioni di tale affermazione, non volendo appesantire oltremodo il presente commento, rimando ad una pagina di un mio blog...    www.nopartisan.info